«Siamo insieme a chi protesta per i propri diritti»
Sono migliaia le persone in arrivo sulle nostre coste in questi giorni, in particolare a Lampedusa. Dopo 30 anni, assistiamo ancora oggi all’incapacità di organizzare l’accoglienza ed il trasferimento rapido di persone stremate. Questa disorganizzazione lede nel quotidiano i diritti dei profughi e delle profughe, che in queste ore sono in protesta al molo Favaloro.
Perché in tanti da troppe ore si trovano in strada, sotto un caldo micidiale e senza aver ancora ricevuto la minima assistenza. Si parla da mesi e tanto di numeri impossibili da gestire, a fronte di fenomeni prevedibili, visti i drammi che hanno colpito molti paesi africani tra guerre (Sudan, Mali) e catastrofi naturali, come osserviamo in questi giorni in Libia e Marocco.
Ancora una volta viene criminalizzat* chi arriva e non chi costruisce ad hoc questo sistema disfunzionale ed umiliante contrario ai diritti umani.
Sempre durante queste ore, giunge l’ennesima notizia di morte in mare di un bimbo di 5 mesi.
I profughi e le profughe protestano giustamente contro un trattamento indecente ma come risposta ricevono solo gli scudi e i caschi della guardia di finanza. Alla richiesta di diritti e giustizia risponde il muro della “sicurezza” e dell’indifferenza.
È necessario immediatamente organizzare il trasferimento delle persone bloccate dall’inadeguatezza delle nostre istituzioni affinché chi fugge possa trovare ristoro ed adeguati luoghi di accoglienza.
È doloroso ed inaccettabile dover assistere sempre ed ancora all’incapacità istituzionale che diventa immediatamente nei media criminalizzazione di chi cerca salvezza contro le ingiuste frontiere europee.
Siamo insieme a chi protesta per i propri diritti.
Solidarietà ai profughi ed alle profughe in protesta al Molo Favaloro!
Progetto Mem.Med. – Rete Antirazzista Catanese – LasciateCIEntrare – Carovane Migranti