Di Yasmine Accardo – Sono ancora sulla nave Snav Aurelia ad Augusta le famiglie con minori di 12 e 15 anni, da oltre 30 giorni e dopo l’esito di due tamponi negativi. Senza che gli sia stato dato alcun documento, senza la possibilità di chiedere cosa e perché sta succedendo, senza sapere che ne sarà di loro. Sequestrati illegalmente. I bimbi sono sfiniti. I genitori in un profondo stato di angoscia. Sullo stesso piano quattro minori non accompagnati, tunisini, sono sulla nave da ben 35 giorni! Con 3 tamponi fatti sulla stessa nave. tutti negativi. Anche loro in forte stress. Pensiamo alle nostre quarantene da 30 giorni, da asintomatici, nelle nostre case,con i nostri documenti, potendo parlare la nostra lingua. Riusciamo ad immaginare come si sentono questi ragazzi? No. se lo immaginassimo, faremmo tutti qualcosa di concreto, non starebbero li..mentre invece “stiamo tranquilli nelle nostre case”. Come non immaginiamo le quarantene sulla stessa nave di chi non sa nemmeno se il prossimo passo sarà un centro di detenzione per stranieri, un foglio di via o il rimpatrio immediato con accompagnamento forzato: inferno dopo inferno. Sempre dopo essere risultati negativi ed asintomatici. Le navi hotspot quarantena trasformate in centri di detenzione fuori legge. Se immaginassimo un mondo diverso dovremmo denunciare e batterci per queste persone a cui si nega il diritto di raggiungere almeno una frontiera e di potere fare valere i propri diritti fondamentali, a partire dal diritto alla salute, non saremmo inghiottiti dal buio, perché è li che viviamo , tutti in un paese buio e pieno di ingiustizie. Si parla ancora di decreti sicurezza e riforma. Noi non vediamo cambiamenti, tutto continua a peggiorare perché non stiamo più li nemmeno a protestare. La nave è salpata molto presto e dopo 4 ore è tornata in rada ad Augusta. Le persone a bordo come si sentono ora? Fateli scendere! Fateli scendere!