Nel corso della notte tra il 24 e 25 novembre è scoppiato un nuovo incendio nell’area viola del CPR di Torino. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire entrando nelle zone interessate. Gli uomini reclusi hanno protestato ancora una volta contro le pessime ed ingiuste condizioni di detenzione. Già reso semi inagibile nei mesi precedenti, da questa mattina altre aree sono di fatto chiuse. Ieri diluviava ed in molti sono stati costretti a restare fuori dalla celle, nei cortili. Sono ancora in atto spostamenti alla presenza di decine di uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Gli spostamenti avvengono da una parte all’altra del CPR, perché molte aree sono inagibili per la presenza dei residui del fumo tossico.
I reclusi continuano a denunciare la mancanza di assistenza sanitaria, di vestiti, di asciugamani, mentre il cibo è immangiabile. Il tutto avviene in una condizione di reiterati trattamenti inumani e degradanti.
Non sappiamo quale delle tante situazioni inumane abbia portato le persone a protestare, ma continueremo a monitorare quanto sta accadendo.
Quello di cui siamo sicuri è che se la situazione continua a peggiorare nulla potrà mai cambiare, se non chiudendo questi luoghi di umiliazione e abuso ai danni di uomini e donne, che il nostro sistema continua a “rendere irregolari” e a voler rinchiudere, costruendo gabbie di abuso e e deprivazione per chi “è diverso” per origine geografica.
Chiediamo che vengano chiarite le motivazioni della protesta e vengano ascoltati gli uomini che da diversi mesi provano a far valere il diritto ad un trattamento umano, rimanendo inascoltati e invisibili.
Chiediamo il rispetto dei diritti dei reclusi nel CPR di Torino!
I CPR vanno chiusi tutti!