di Francesca Mazzuzi – Il 17 febbraio 2020 una delegazione della Campagna LasciateCIEntrare, accompagnata da due rappresentanti della Prefettura di Cagliari, ha fatto ingresso nel Centro di accoglienza che ha sede presso la ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir (a circa 15 chilometri da Cagliari), che svolge funzioni di prima accoglienza (CPA) in occasione degli sbarchi autonomi provenienti dalle coste algerine e di accoglienza straordinaria per i richiedenti asilo (CAS). Il CPA e il CAS si trovano in stabili separati. La struttura, attualmente gestita dalla RTI Azione Sociale Soc. Coop. a r.l. Onlus e Ippocrate Soc. Coop. Sociale a r.l., si trova nella zona industriale di Monastir in località Su Fraigu, al chilometro 15,6 della Strada statale 131. È composta da diversi caseggiati, la maggior parte inutilizzati.   Il CAS (Centro di accoglienza straordinaria) Al momento della nostra visita il CAS ospita circa quaranta richiedenti asilo di diversa nazionalità. Sono ospiti di lungo periodo, la maggior parte è arrivata in Sardegna nel 2017. L’edificio adibito a centro di accoglienza (ex casermetta Allievi) è costituito da tre piani. Al piano terra si trovano il locale mensa, uno spazio comune, i locali sanitari e le docce. Ai piani superiori si trovano le camere degli ospiti, mentre l’ultimo piano è riservato al personale che opera nel turno notturno. Al nostro arrivo la maggior parte degli ospiti si trovava fuori dal Centro. Ci è stato detto che alcuni hanno trovato lavoro nel settore agricolo nelle aree circostanti. Dal Centro non è possibile raggiungere i centri abitati più vicini utilizzando il trasporto pubblico, pertanto alcuni si spostano con una propria bicicletta e utilizzano il servizio navetta messo a disposizione dal gestore per giungere a Cagliari, con partenza la mattina e rientro al Centro la sera. Il gestore, come previsto dalla convenzione con la Prefettura, dichiara di occuparsi dell’accompagnamento degli ospiti per gli spostamenti legati alla procedura di richiesta di protezione internazionale, per raggiungere la scuola a Monastir o per le visite mediche. Parliamo con un’ospite che conferma l’esistenza del servizio di accompagnamento, ma racconta di avere difficoltà nel cercare di comunicare ai gestori, nella sua lingua (inglese), alcuni problemi di salute di cui continua a soffrire (è evidente la carenza o mancanza del servizio di mediazione), e del mancato accompagnamento per il completamento di accertamenti medici che gli erano stati prescritti, fatto di cui anche la Prefettura ha preso nota.   IL CPA (Centro di prima accoglienza) Il Centro di Monastir svolge anche la funzione di prima accoglienza e al momento della nostra visita si stavano svolgendo le procedure che seguono gli sbarchi nelle coste sarde per una decina di ragazzi provenienti dall’Algeria, mentre altri 14 erano in arrivo dal Sulcis, zona della Sardegna sud-orientale in cui solitamente avvengono gli sbarchi. Sono 894 gli stranieri giunti irregolarmente in Sardegna con sbarchi autonomi nel 2019, la maggior parte sono giovani adulti algerini, ma si è riscontrata anche la presenza di minori e di alcuni nuclei familiari. Nel 2018 sono arrivati poco oltre mille stranieri, mentre nel 2017 si sono sfiorate le duemila unità. Il calo degli arrivi registrato nel 2019 è probabilmente dovuto all’ondata di proteste che ha coinvolto l’intera Algeria, dando vita al movimento popolare chiamato Hirak, e che ha dato una speranza di cambiamento per le giovani generazioni di algerini, altrimenti intrappolati in un sistema immutato sin dall’indipendenza del Paese, corrotto e oppressivo. Ci è stato possibile vedere i locali in cui si svolgono le visite mediche ad opera del personale dell’ATS Sardegna, le attività dell’Ufficio immigrazione della Questura di Cagliari e quelle relative all’identificazione, ma non ci è stato possibile avere contatti con le persone appena sbarcate, poiché ancora sotto la custodia del personale di Polizia. Nel Centro di Monastir è presente un ufficio Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera), il quarto in Italia, ma in quel momento i rappresentanti dell’Agenzia non erano presenti perché impegnati nel monitoraggio delle operazioni relative a un secondo sbarco appena avvenuto nelle coste sud-orientali della Sardegna. Di regola non partecipano alle operazioni relative agli sbarchi autonomi nelle coste sarde i rappresentanti di altre organizzazioni internazionali come UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e OIM (Organizzazione internazionale delle migrazioni). In quello stesso stabile si trova uno stanzone, una ex palestra, che non abbiamo potuto visitare, utilizzato per ospitare coloro che arrivano dalle coste algerine fino al momento in cui, dopo avere ricevuto un respingimento differito del Questore con ordine di allontanamento dal territorio italiano entro sette giorni, lasciano autonomamente il Centro o sono accompagnati alla frontiera, servizio affidato alla Caritas, o sono portati in un centro di detenzione amministrativa (CPR) in vista del rimpatrio, se quanto destinatari di un provvedimento di trattenimento. In genere sono trasferiti in CPR colo che hanno violato il divieto di reingresso nel suolo italiano, quindi coloro che, essendo stati precedentemente espulsi, ritornano in Italia prima di un determinato periodo di tempo[1]. La Gestione del Centro di Monastir Il Centro di Monastir è attivo dal 2017. L’attuale gestione, il raggruppamento temporaneo di imprese tra Azione Sociale Soc. Coop. a r.l. Onlus e Ippocrate Soc. Coop. Sociale a r.l, sta volgendo al termine del periodo di affidamento. Nel corso della nostra visita siamo stati accompagnati dall’attuale gestore che ci ha mostrato i caseggiati che compongono il Centro, al momento stavano per essere avviati dei lavori di ristrutturazione, e non abbiamo incontrato nessun altro dipendente, operatore o mediatore interno. Alle nostre domande sul numero del personale assunto nel centro è stato risposto semplicemente che il numero dei dipendenti corrisponde a quello previsto dalla convenzione stipulata con la Prefettura. Ci è stato anche detto che il personale era impegnato con le procedure di identificazione nel CPA, ma segnaliamo che gli enti gestori erano già stati al centro di polemiche alla fine del 2018, quando il personale del Centro aveva deciso di dimettersi in massa perché non riceveva gli stipendi da diversi mesi[2]. Inoltre, la situazione è inevitabilmente peggiorata in seguito alla rinegoziazione della convenzione tra il Centro e la Prefettura per rispondere ai criteri del nuovo capitolato di appalto emanato a fine 2018, che prevede la compressione dei costi di gestione e il taglio di servizi alla persona e all’integrazione e quindi anche del personale coinvolto. Qualsiasi rilievo riscontrato sull’operato dell’attuale gestore dovrà essere verificato al momento del passaggio di gestione, dato che la procedura della gara di appalto per il nuovo affidamento, per un periodo di 12 mesi rinnovabile per altri dodici, è quasi conclusa. Secondo la documentazione consultabile sul sito istituzionale della Prefettura di Cagliari hanno partecipato alla gara dieci operatori economici, nove dei quali non sardi e tra questi si segnala Medihospes Cooperativa Sociale Onlus di Bari, già Senis Hospes nota per la gestione del Cara di Mineo e per lo stretto legame con la cooperativa La Cascina, commissariata nel 2015 per infiltrazione mafiosa[3]; EsseQuadro Cooperativa Sociale che gestisce il CPR di Pian del Lago (Caltanissetta) in cui si è verificata la prima morte in un CPR nel 2020; il raggruppamento temporaneo d’impresa tra Versoprobo s.c.s. di Vercelli e Luna s.c.s. di Vasto che gestirà il CPR di Milano di imminente apertura e Ors Italia, filiale italiana della società svizzera Ors[4], già nota per casi di mala gestione dei centri di cui era responsabile in diversi Paesi europei, tra i quali un mega centro in Austria[5], e alla quale è stata affidata la gestione del Centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Macomer[6]. E proprio la Ors sembra essere la probabile vincitrice della gara d’appalto per la gestione del Centro di Monastir, a riprova di come la nuova politica di gestione dell’accoglienza non possa che favorire operatori economici e centri di grandi dimensioni capaci di realizzare economie di scala e aprire le porte alle speculazioni a discapito del rispetto dei diritti delle persone.   Aggiornamento aprile 2020 Sebbene nella pagina istituzionale della Prefettura di Cagliari non appaia l’esito della procedura di gara, è la stessa Ors Italia ad annunciare con un comunicato del 22 aprile 2020, consultabile nel sito della società, che «dal 1° aprile gestisce il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Monastir con una capienza di 150 posti, ove vi è presente anche il Centro di Primo Soccorso che accoglie gli immigrati che sbarcano sulle coste del Sud Sardegna con ulteriore capienza»[7]. La filiale italiana del gruppo elvetico dichiara inoltre di avere dovuto iniziare il servizio solo dopo una settimana dall’aggiudicazione del bando «in condizioni estremamente critiche dovute all’emergenza COVID-19. Le norme restrittive messe in atto dalla Regione Sardegna hanno determinato gravi difficoltà sia per il personale che per il reperimento delle risorse necessarie al fine di avviare la fase di start-up». [1] Sbarcati 29 migranti, anche un bimbo, in “Ansa”, 17 febbraio 2020, https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/02/17/sbarcati-29-migranti-anche-un-bimbo_dc46dcac-eef0-4e9e-a3e8-b4acb1a0b81e.html. [2] Centro migranti di Monastir, è caos: dimissioni collettive dei lavoratori, in “Sardiniapost”, 3 dicembre 2018, https://www.sardiniapost.it/cronaca/centro-migranti-di-monastir-e-caos-dimissioni-collettivi-per-i-12-lavoratori/. [3] Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, Gli affari della coop di Mafia capitale: appalti sui migranti anche dopo l’inchiesta, in “Reppubblica.it”, 26 settembre 2016, https://www.repubblica.it/cronaca/2015/09/26/news/gli_affari_della_coop_di_mafia_capitale_appalti_sui_migranti_anche_dopo_l_inchiesta-123699419/. [4] Matteo Cavallito, Rifugiati for profit: dietro ORS Italia un intreccio globale di politica e finanza, “Valori”, 29 gennaio 2019, https://valori.it/ors-finanza-rifugiati-italia/; Migranti SpA. Lega e 5 Stelle aprono le porte ai privati che l’Austria caccia via, “Valori”, 29 gennaio 2019, https://valori.it/migranti-spa-salvini-apre-le-porte-ai-privati-che-laustria-non-vuole/. [5] Amnesty International, Quo vadis Austria? Die Situation in Traiskirchen darf nicht die Zukunft der Flüchtlingsbetreuung in Österreich werden, 14 agosto 2015 <https://www.amnesty.at/media/1928/research-traiskirchen.pdf>. [6] Francesca Mazzuzi, Sull’apertura del CPR in Sardegna, in “LasciateCIEntrare”, 20 gennaio 2020, https://www.lasciatecientrare.it/sullapertura-del-cpr-in-sardegna-macomer/. [7] Note  1 Sbarcati 29 migranti, anche un bimbo, in “Ansa”, 17 febbraio 2020, https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/02/17/sbarcati-29-migranti-anche-un-bimbo_dc46dcac-eef0-4e9e-a3e8-b4acb1a0b81e.html.  2 Centro migranti di Monastir, è caos: dimissioni collettive dei lavoratori, in “Sardiniapost”, 3 dicembre 2018, https://www.sardiniapost.it/cronaca/centro-migranti-di-monastir-e-caos-dimissioni-collettivi-per-i-12-lavoratori/.  3 Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, Gli affari della coop di Mafia capitale: appalti sui migranti anche dopo l’inchiesta, in “Reppubblica.it”, 26 settembre 2016, https://www.repubblica.it/cronaca/2015/09/26/news/gli_affari_della_coop_di_mafia_capitale_appalti_sui_migranti_anche_dopo_l_inchiesta-123699419/. 4 Matteo Cavallito, Rifugiati for profit: dietro ORS Italia un intreccio globale di politica e finanza, “Valori”, 29 gennaio 2019, https://valori.it/ors-finanza-rifugiati-italia/; Migranti SpA. Lega e 5 Stelle aprono le porte ai privati che l’Austria caccia via, “Valori”, 29 gennaio 2019, https://valori.it/migranti-spa-salvini-apre-le-porte-ai-privati-che-laustria-non-vuole/. 5  Amnesty International, Quo vadis Austria? Die Situation in Traiskirchen darf nicht die Zukunft der Flüchtlingsbetreuung in Österreich werden, 14 agosto 2015 <https://www.amnesty.at/media/1928/research-traiskirchen.pdf>. Francesca Mazzuzi, Sull’apertura del CPR in Sardegna, in “LasciateCIEntrare”, 20 gennaio 2020, https://www.lasciatecientrare.it/sullapertura-del-cpr-in-sardegna-macomer/.  7 www.ors-italia.com