Appello alle Università e ai centri di ricerca italiani ed europei a non legittimare l’apparato violento, repressivo, espulsivo e razzializzante dell’Unione europea. MAI CON FRONTEX! Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera e il consorzio italiano composto da Associazione Ithaca, DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) del Politecnico di Torino e Ithaca Srl (società controllata dall’omonima associazione) hanno siglato, nel luglio 2021, “un importante contratto per la produzione di cartografia” a supporto delle attività di sorveglianza delle frontiere europee. Il contratto ha una durata di 24 mesi, rinnovabile sino a un massimo di altri 24, con un budget totale di 4 milioni di euro. Fa parte del consorzio, l’associazione no-profit ITHACA, con sede a Torino, nata come centro di ricerca applicata con l’obiettivo di cooperare con il World Food Programme (WFP) – braccio di aiuto alimentare delle Nazioni Unite – per la distribuzione di prodotti e servizi legati alla tecnologia dell’informazione, “per migliorare la capacità della comunità umanitaria internazionale nel preallarme, nella valutazione dell’impatto precoce e in altre aree correlate alla gestione del rischio”. L’associazione e l’omonima s.r.l. passano dal supporto alle attività umanitarie al sostegno delle operazioni di controllo dei confini europei coinvolte in violazioni dei diritti dei migranti. Mentre va in porto questo accordo, una parte della società civile europea si leva contro Frontex. Da un lato chi chiede la fine del suo ruolo di gendarme d’Europa, affinché svolga una missione realmente volta alla protezione delle vite umane, dall’altro chi propone una campagna per lo smantellamento dell’Agenzia e “del complesso militare-industriale delle frontiere e per la costruzione di una società nella quale le persone possano spostarsi e vivere liberamente”. La notizia della collaborazione di una università pubblica per la “produzione di cartografia digitale, mappe di infografica e map book utili all’attività dell’Agenzia”, è apparsa a luglio sul portale PoliFlash ed è stata oggetto di un’inchiesta di Altraeconomia, pubblicata il 20 ottobre. Secondo quanto riportato dal direttore del Dist, “il progetto si inquadra perfettamente nell’obiettivo strategico del Dipartimento” dell’università torinese. In risposta alle richieste da parte della testata giornalistica per avere chiarimenti su quali saranno i servizi offerti, fonti del Politecnico hanno fatto sapere di non essere a conoscenza di quale sarà l’utilizzo finale dei beni prodotti e di non essere autorizzati a rilasciare interviste sull’oggetto del contratto.  A rompere il silenzio giunge, invece, una decisa presa di posizione di Michele Lancione, docente ordinario del DIST, che, attraverso un testo pubblicato il 24 ottobre, dà voce a un gruppo di colleghi che intende dissociarsi pubblicamente dall’accordo siglato tra il Dipartimento, il Politecnico di Torino, Ithaca Srl e Frontex. Una presa di posizione “non solo personale, ma politica”, afferma Lancione, ritenendo impossibile “lavorare con chi come Frontex respinge, fomenta xenofobia, uccide”. Il docente esprime il suo dissenso in quanto “accademico critico e cittadino impegnato in primo piano nel comprendere e nel combattere le violente politiche di creazione ed espulsione “dell’altro” che governano l’approccio europeo nella gestione della “questione migrante”. Riteniamo che questa sia una chiara e doverosa presa di posizione a garanzia della salvaguardia di un reale spazio per gli studi critici all’interno delle università e dei centri di ricerca italiani.  Non possiamo non ricordare che Frontex è stata, e continua ad essere, oggetto di diverse inchieste giornalistiche e di accuse da parte di associazioni, ong, attivisti, per avere consentito o partecipato ad attività di respingimento illegittime e violente nelle zone di frontiera marittime e terrestri dell’UE.  Una di queste accuse è arrivata fino alla Corte di Giustizia europea che dovrà discutere in merito a un ricorso riguardante gravissime violazioni dei diritti umani a danno di migranti vittime di respingimenti collettivi nel mar Egeo, mentre cercavano protezione nell’Ue, avvenute con la partecipazione di Frontex. Sono altrettanto note le accuse rivolte all’Agenzia europea in merito ai violenti respingimenti operati nella rotta balcanica e nel Mediterraneo centrale, i cui assetti aerei sono utilizzati per la sorveglianza utile all’intercettazione e al respingimento dei migranti partiti dalle coste nordafricane attuati dalla cosiddetta guardia costiera libica che, sistematicamente, li deporta nei centri di tortura e di detenzione dai quali fuggono. Nel corso del 2021, la stessa Agenzia è stata al centro di indagini da parte di diverse istituzioni europee. La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento europeo ha creato un Gruppo di lavoro e di indagine sull’operato dell’Agenzia (il Frontex scrutinity working group), per via della scarsa trasparenza delle sue attività amministrative, e “per le attività di contrasto dell’immigrazione irregolare svolta alle frontiere esterne dell’Unione Europea che non rispetta i diritti umani delle persone intercettate”. Anche l’Ufficio europeo anti-frode (Olaf) ha aperto un’indagine per fare luce sui suoi bilanci poco trasparenti. Alla fine del 2020 erano state rese note le spese “folli” per eventi di lusso e autocelebrativi, che tra il 2015 e il 2019 hanno ammontato a 2,1 milioni di euro. “Il budget per gli eventi di gala di una sola annata è molto più di quanto stanziato dall’agenzia per l’Ufficio dei diritti fondamentali per tutto il 2020”. Nel marzo 2021, la commissione di controllo del bilancio del Parlamento europeo ha votato per il rinvio dell’approvazione del bilancio finanziario di Frontex per l’anno 2019. Si è trattato di un gesto simbolico in risposta alla serie di accusa che hanno messo in discussione le attività dell’Agenzia. Nel giugno di quest’anno, la Corte dei conti europea ha pubblicato una relazione, secondo cui Frontex non ha attuato pienamente il mandato che ha ricevuto nel 2016 e la giudica non ancora pronta ad attuare efficacemente il nuovo ruolo operativo affidatole con il nuovo regolamento del 2019. Nonostante l’operato di Frontex sia costellato di contestazioni amministrative, contabili e per gravissime violazioni dei diritti umani, le sue risorse e il suo ruolo strategico continuano ad aumentare. Dal 2005 al 2021, il budget di Frontex è passato da 6,3 a 543 milioni di euro, ma è previsto un sostanziale aumento nel periodo 2021-2027 quando, secondo il nuovo regolamento entrato in vigore alla fine del 2019, oltre all’aumento dei poteri della “super agenzia”, anche la capacità di forza permanente sarà incrementata fino a raggiungere le 10mila unità da dispiegare dentro il territorio dell’Unione o all’esterno. Desta particolare preoccupazione il coinvolgimento di Frontex in operazioni di intelligence e in programmi e progetti per l’utilizzo di strumenti altamente tecnologici per la sorveglianza delle frontiere, per i quali sarà responsabile di garantire la sicurezza dei dati trasmessi e condivisi anche con i paesi terzi per favorire rimpatri e respingimenti. Alla luce di quanto descritto, ci chiediamo quali valutazioni politiche ed etiche, oltre a quelle di ordine finanziario, abbiano portato una Università pubblica a decidere di collaborare con un’agenzia europea il cui operato ha posto una serie di dubbi di legittimità. Quanti altri accordi di questo tipo sono stati siglati da università e centri di ricerca in collaborazione con questo violento sistema europeo di controllo, repressione ed espulsione “dell’altro”? Invitiamo le Università e i centri di ricerca italiani ed europei a non legittimare l’apparato violento, repressivo, espulsivo e razzializzante dell’Unione europea, le cui politiche sono incentrate sull’ossessivo controllo delle frontiere a qualsiasi costo, attraverso l’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate, sulla costruzione di muri sempre più alti, tutto a dispetto del rispetto dei diritti delle persone in movimento e della dignità umana. Chiediamo a tutte le voci critiche di avere il coraggio di emergere. Qui trovi il testo dell’appello in inglese Aderiscono: ADIF – Associazione Diritti e Frontiere Campagna LasciateCIEntrare Rete antirazzista catanese Progetto Melting Pot Europa Legalteam Italia Campagna Abolish Frontex Carovane migranti Michele Lancione docente politecnico di Torino Melitea Gruppo di ricerca SLANG – Slanting Gaze on Social Control, Labour, Racism and Migrations, Università di Padova (https://www.slang-unipd.it/) (Claudia Mantovan, Annalisa Frisina, Francesca Vianello, Francesca Alice Vianello, Devi Sacchetto) Linea d’Ombra ODV Gennaro Avallone (docente Università di Salerno) Roberto Beneduce, professore ordinario di Antropologia culturale, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino Federica Sossi, Università di Bergamo Javier González Díez, Università di Torino Redazione di Ultima Voce Rete femminista No muri No recinti Valentina Pazé (docente Università di Torino) Cornelia Isabelle Toelgyes Mari D’Agostino, P.O. dell’Università di Palermo Redazione di Comune-info.net Redazione di Benvenuti Ovunque associazione Small Axe odv Collettivo artistico e politico Eutopia-Democrazia Rivoluzionaria Pietro Saitta, docente Università di Messina Pietro Deandrea, professore associato, Università di Torino Centro Studi Sereno Regis di Torino Caterina Peroni, IRPPS-CNR, Roma Enrico Gargiulo, Università di Bologna Gruppo di Mediterranea Torino Francesca Governa, Politecnico di Torino Gruppo ON BORDERS ( https://onborders.altervista.org/) Angela Dogliotti, Centro Studi Sereno Regis, Torino Antonello Petrillo, Università degli Studi S.O. Benincasa, Napoli Iain Chambers, Università di Napoli, Orientale Carmelo Buscema, Università della Calabria Fridays for Future Cagliari Statewatch Stefania Ferraro, Università degli Studi S.O. Benincasa, Napoli Viola Castellano, ricercatrice e professoressa a contratto dell’Università di Bologna Giuseppe Mosconi, Università di Padova Mariafrancesca D’Agostino, Università della Calabria Francesco Biagi, Facoltà di architettura dell’Università di Lisbona Maurizio Memoli, Ordinario di  Geografia politica ed economica, Università di Cagliari Antonio Ciniero, università del Salento Gianfranco Ragona, Università di Torino Onofrio Romano, Associate Professor of Sociology, Department of Political Sciences, University of Bari “A. Moro” Chiara Cacciotti , assegnista di ricerca, DIST – Politecnico di Torino Fabrizio Greco, Unisob Napoli Giulia Giraudo, dottoranda dell’università di Torino ( dottorato in mutamento sociale e politico). Valeria Cappellato, università di Torino Paola Gandolfi, Università di Bergamo Silvia Aru, ricercatrice Politecnico di Torino Ugo Rossi, professore universitario, Gran Sasso Science Institute Daniela Leonardi, ricercatrice post-doc, Università di Parma Augusto Borsi – Prato Giuliana Commisso, Università della Calabria – Rende (CS) IT Laura Ferrero, Docente a contratto, Università di Torino Bruno Montesano, studente del Phd in Mutamento sociale e politico (UniTo/UniFi) Paola Sacchi, Università di Torino Silvia Cirillo, dottoranda in Global Studies presso Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Maria Rosaria Marella, Università di Perugia Daniela Morpurgo, Post-doc fellow, Polytechnic of Turin, DIST – Interuniversity Department of Regional and Urban Studies, Part of “Inhabiting Radical Housing” ERC research team Silvia Di Meo, dottoranda Università di Genova Paola Minoia, University of Helsinki e Università di Torino Chiara Maritato, Università di Torino Lorenzo Delfino, Sapienza, Roma Francesca Della Santa, Università di Bologna Marika Giati, Università di Bologna Camilla De Ambroggi, Università di Bologna Clemente Parisi, Università di Bologna Jacopo Bonasera, Università di Bologna Annalisa Cananzi, Università di Bologna Margherita Cisani, Università di Padova, Assegnista di Ricerca, Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA) Sara Caramaschi, Postdoctoral Researcher in Urban Studies, Gran Sasso Science Institute Leonardo Ravaioli, Università di Roma Tre Dana Portaleone, Università di Bologna Magda Bolzoni, Università di Torino Giacomo Pettenati, Università di Torino Luca Cobbe – Università La Sapienza Roma International Support – Human Rights (https://supportuganda.wordpress.com) Claudia Ortu, Università degli studi di Cagliari Giulia Marroccoli, Università di Torino. Associazione Accoglienza ControVento Giada Coleandro dottoranda Università di Bologna Alida Sangrigoli, dottoranda Politecnico di Torino Lorenzo Mauloni, dottorando Politecnico di Torino Riccardo Putti, docente di Antropologia Visiva, DIPOC – Università degli Studi di Siena Gaja Maestri, Aston University (Birmingham), Regno Unito Matilde Ciolli, Università di Milano Matteo Rossi, Università di Torino Emanuele Frixa, Università di Bologna Laura Burocco post-doc fellow university of the western cape, SA Federico Chicchi, Università di Bologna F.M. Paladini, Università di Torino Cristina Del Biaggio, geografa, Université Grenoble Alpes (Francia) et Laboratorio di ricerca Pacte (Grenoble) Giulia Fabini, Università di Bologna Monica Massari, Università di Milano Francesco Nurra, dottorando Politecnico di Torino Paolo Novak, SOAS, University of London Mediterranea Saving Humans APS Le Veglie contro le morti in mare Gruppo Torinese di BDS Italia Andrea Beltrami – Gradisca d’Isonzo (GO) Le studentesse e gli studenti di Progetto Palestina Camillo Boano- Politecnico di Torino Gaia Casagrande, PhD – Sapienza Università di Roma -Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Edoardo Esposto, ricercatore e professore a contratto Sapienza Università di Roma Flora Cappelluti, giornalista freelance Alessandro Simoncini, Ricercatore, Università per Stranieri di Perugia Fiorenza Taricone Università di Cassino e Lazio Meridionale Battista Garibaldi Francesco Chiodelli  Associate professor in urban and legal geography Director of OMERO – Interdepartmental Research Centre for Urban Studies DIST – Interuniversity Department of Regional and Urban Studies and Planning- Università degli studi di Torino Antonio Vesco- Università di Catania Carlotta Mozzana Assistant Professor of Sociology- Department of Sociology and Social Research- University of Milano-Bicocca Borderline Sicilia Federica Borlizzi, dottoranda dell’Università Roma Tre Annamaria vitale Università della Calabria Simone Tulumello, Università di Lisbona Gloriamaria Avolio, dottoranda in Global Studies, Università degli studi di Urbino Ida Dominijanni, giornalista Alessandra Corrado, Università della Calabria Fortunato Maria Cacciatore, Università della Calabria Giulia Bonanno, Dottoranda in Studi Urbani, Sapienza Università di Roma Elena Giacomelli, Università di Bologna Baobab Experience Lorenzo Visconti, assegnista di ricerca, Dipartimento di Biochimica dell’Università la Sapienza di Roma Antonella Vitale Erica Mangione, dottoranda Politecnico e Università di Torino Roberta Altin, Prof. Associata, Coordinator CIMCS, Università degli Studi di Trieste Roberta Ferrari, Università di Bologna Patrizia Ferrante, dottoranda Università di Torino Chiara Langerame, studentessa Università degli Studi di Salerno Letizia Danieli Associazione Dottorandi e dottori di ricerca in Italia Beatrice Pizzini, associazione Soomaaliya Onlus Fridays For Future Val Susa Sergio Genini, Le veglie contro le morti in mare Daniela Pantaloni già docente di Diritto Economia e Finanze Mesut Dinler, ricercatore, Politecnico di Torino Angela Fedi, Università di Torino Elisabetta Benigni – Università degli Studi di Torino Silvia Gattino – Università degli Studi di Torino Lorenzo Soprani, studente, Università degli Studi di Torino Maria Pone, docente a contratto per l’Università della Calabria Edoardo Fabbri, dottorando, Università degli Studi di Napoli Federico II Paolo Vernaglione Berardi – Laboratorio “archeologia filosofica” –www.archeologiafilosofica.it Alberto Marzo, dottorando, Università di Roma La Sapienza Serena Olcuire, assegnista di ricerca, DICEA-Sapienza Università di Roma Stefania Ferraro, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Livia Apa ricercatrice indipendente Francesco Correale, CNRS, UMR 7324 CITERES, Tours – Francia Nicola Melis, Università di Cagliari Elisa Bignante, Università di Torino Master Studi dell’ambiente e del territorio – Environmental Humanities, Università Roma Tre Antonio Mazzeo , giornalista e blogger antimilitarista Comitato locale di Torino Un Ponte Per Gigi Malabarba, RiMaflow Fuorimercato, Milano Paola Pecco Simona Petey Mautino, antimilitarista, docente presso I.I.S G. Ferraris Settimo T.se Silvia Antinori, Università di Roma la Sapienza Graziella Arcuri Luca Daminelli, Dottorando in Migrazioni e Processi Interculturali, Università di Genova Giovanna Di Matteo (ricercatrice precaria, geografa, Università Ca’ Foscari Venezia) Elia Silvestro, dottorando, Politecnico di Torino Livio Amigoni, Università di Genova Omar Ezzine, Università di Bergamo Chiara Molinero, MSCA, Università di Genova Davide Filippi, Università di Genova Luca Queirolo Palmas, docente di sociologia delle migrazioni DISFOR – Laboratorio di Sociologia Visuale, Università di Genova Valentina Delli Gatti Nina Bacchini, dottoranda Université Lumière Lyon 2 – Università degli Studi di Genova Alessandro Dal Lago, già Professore ordinario, Università di Genova Giuseppe Dematteis prof. emerito Politecnico di Torino Federica Frazzetta, ricercatrice, Università degli Studi di Catania. Gianni Piazza Professore associato di Sociologia dei fenomeni politici, Università di Catania Peragine Richard Lee dottorando dell’Università Politecnico di Torino Giovanna Cavatorta, assegnista di ricerca, Università di Catania Alessandra Sciurba, Università di Palermo Centro Interdipartimentale di Ricerca “Migrare” dell’Università degli Studi di Palermo The Royal Geography Society with Institute of British Geographers, Race Culture and Equality Working Group would Ambra Carta, professore associato, Università degli studi di Palermo Chiara Giubilaro, Geografa, Università degli Studi di Palermo Maria Di Blasi, Professore Associato di Psicologia Clinica, Università degli Studi di Palermo Vito Di Marco, Università di Palermo Antonino Velez, Università di Palermo, Centro interdipartimentale CIR Paolo Ragonese, BIND, Università di Palermo Matteo Di Gesù, Università degli Studi di Palermo Marco Formisano, Universiteit Gent, Belgium Alessandra Di Maio, Università degli Studi di Palermo Carlo M. Barbagallo, AUOP “Paolo Giaccone, “G. D’Alessandro” (PROMISE) – Università degli Studi di Palermo Francesca Pedone, Università degli Studi di Palermo Cinzia Ferrara, Università degli Studi di Palermo Giuseppa Graceffa, Università degli Studi di Palermo Alessandro Mancuso, Università degli Studi di Palermo Giuseppe De Giovanni, Università degli Studi di Palermo, CIR MIGRARE Stefania Bevilacqua, Università degli Studi di Palermo Luca Sineo, Università degli Studi di Palermo Alessandro Coppola, Politecnico di Milano Loredana Bellantonio, Università degli Studi di Palermo Francesco Mancuso, Università di Salerno Enrico Danzi, tecnico, Politecnico di Torino Gabriele Orlandi, dottorando dell’Università degli Studi di Torino Per adesioni scrivere a: info@lasciatecientrare.it