In questi ultimi, frenetici, giorni abbiamo assistito ad un fatto gravissimo e che fa chiaramente parte di una strategia non scritta ma applicata con disumanità dalle procedure e leggi delle istituzioni europee ed italiane.
La nave umanitaria Open Arms – una delle imbarcazioni della Ong Proactiva, che per continuare ad operare nel Mediterraneo è stata costretta l’anno scorso a firmare il codice di condotta imposto dal Governo Gentiloni/Minniti – mercoledì 15 marzo ha soccorso in acque internazionali un barcone con uomini, donne e bambini.
In quelle stesse acque internazionali, veniva avvicinata da una motovedetta della guardia libica che minacciava l’equipaggio, anche con l’uso delle armi, per la “restituzione” dei migranti caricati a bordo. Lo staff della ONG si è opposto alla restituzione, ovvero alla riconsegna di corpi ri-destinati ai lager libici. La OA ha immediatamente avvisato istituzioni e società civile di quanto stava accadendo. Nessuna istituzione italiana ha fatto qualcosa per intervenire su quanto stava accadendo. Perchè?
Ma l’orrore e la violazione dei trattati internazionali non finisce qui. La Open Arms veniva fatta navigare senza ufficiale destinazione per quasi 24 ore. Rimbalzata dai fax e dalle comunicazioni diplomatiche, in attesa della definizione del porto di sbarco. Considerate le condizioni sanitarie di emergenza di una donna e di un neonato di tre mesi le è stato consentito di dirigersi fino a Malta dove su una motovedetta sono stati trasferiti madre e figlio.
Nessun altro migrante è stato “accettato” dal Governo di Malta. Perchè?
La nave riprendeva quindi obbligatoriamente il largo, in attesa di un fantomatico coordinamento tra Marina Italiana e Spagnola (è infatti battente bandiera spagnola la Open Arms) per una destinazione ancora sconosciuta.
Mentre era in viaggio arriva l’indicazione di approdare in Sicilia a Pozzallo, dove verranno finalmente sbarcati i 216 migranti a bordo.
Quanto è avvenuto va immediatamente denunciato a tutte le istituzioni coinvolte. Chiediamo che siano resi pubblici gli accordi tra l’Italia e la Guardia Costiera libica, realtà che non risponde a nessun governo eletto ma sotto scacco della milizia di turno, paese senza nessuna stabilità politica e che in particolare non ha mai sottoscritto la Convezione di Ginevra.
Paese che viene dall’Italia foraggiato, nel senso di sostenuto economicamente, compreso l’addestramento delle forze di polizia e fornitura di mezzi navali e di sicurezza. Perché il Governo Italiano sottoscrive accordi con la Libia?
Nelle ultimissime ore lo staff della Open Arms è stato audito dalle autorità competenti in Sicilia e, a quanto risulta, la nave è ora ferma per richiesta delle autorità. I legali della ONG hanno inviato diffida agli organi competenti che la trattengono in porto senza nessun avviso di reato ed alcuni componenti dello staff pare siano indagati per favoreggiamento all’immigrazione clandestina ed associazione a delinquere.
LasciateCIEntrare denuncia quanto è avvenuto, esprime piena e totale solidarietà alla Ong ProActiva e all’equipaggio della nave. Questo non è che l’ennesimo e ultimo atto della criminalizzazione delle ONG e della cieca volontà di arrestare i flussi migratori, con qualsiasi mezzo, ed in totale contrasto con i Trattati Internazionali, ed il principio di solidarietà espresso anche nella nostra Costituzione.
Una politica becera, disumana, che non fa che essere sponda delle politiche dei partiti di destra, preparando loro il terreno per continuare una vera e propria guerra ai migranti.
#NOIVIACCUSIAMO