Dal 24 al 26 maggio 2021 tre giorni di incontri e discussioni sulla detenzione amministrativa degli immigrati in Europa, conferenza online organizzata da Border Criminologies Questo il programma Da molti anni, l’Unione europea destina fondi per il rafforzamento della frontiera meridionale, inoltre, finanzia la costruzione di barriere fisiche, investe nel potenziamento della polizia di frontiera locale e transnazionale e stanzia notevoli risorse per la detenzione degli immigrati. L’UE, attraverso l’approvazione di una serie di accordi, ha ampliato i motivi che giustificano il trattenimento amministrativo per questioni di immigrazione e asilo, insieme all’aumento dei luoghi formali e informali di detenzione. Se alcuni stati membri, come la Spagna e il Regno Unito, hanno risposto alla crisi sanitaria del Covid-19 riducendo il numero delle persone detenute, in Italia e in Grecia la tendenza non solo è stata di segno opposto, ma le strutture di detenzione sono aumentate, ampliando il sistema per includere i richiedenti asilo.  Questi sviluppi si sono verificati nonostante i considerevoli e continui tentativi di una serie di attori della società civile di resistere e sfidarli e, a dispetto di una serie di sentenze legali, di rapporti di ONG e di attivisti che hanno mostrato come molte delle strutture in entrambi i paesi non soddisfano gli standard di base di assistenza e sono caratterizzate da arbitrarietà, violenza, sovraffollamento e condizioni deteriori. Ciò che accade nei sistemi di detenzione in espansione di questi due paesi rimane in gran parte nascosto allo sguardo pubblico e il monitoraggio dei diritti umani in questi luoghi di reclusione rimane limitato. Ciononostante, le sfide contro la detenzione persistono, dall’interno delle loro mura e dall’esterno. Poiché i confini, e la violenza a essi connessa, sembrano crescere e consolidarsi, è importante più che mai fornire lo spazio attraverso il quale domande fondamentali sulla legittimità della detenzione degli immigrati possano essere poste, ascoltate e trovare risposta. Questa conferenza online di tre giorni, in cui sono riunite persone impegnate su questioni inerenti la detenzione e che si oppongono alle deleterie pratiche ad essa legate, intende stimolare il dibattito e l’azione nell’ambito della detenzione degli immigrati in Grecia, Italia e in tutta Europa. L’evento comprende sette panels: “ricerca sulla detenzione”, “sfide legali”, “forme nascoste di detenzione”, “respingimenti e violenza alle frontiere”, “genere e detenzione”, “monitoraggio dei diritti umani all’interno della detenzione”, “polizia e violenza di Stato” e, infine, una tavola rotonda di confronto. Decenni di ricerca, di attivismo e di sfide legali in entrambi i paesi (Grecia e Italia) dimostrano chiaramente che le strutture di detenzione per gli immigrati non possono essere riformate e che l’unico modo per garantire la giustizia sia quello di chiuderle definitivamente. Unitevi a noi per un confronto con ricercatori, attivisti e studiosi. A questo link, per iscrizioni e ulteriori informazioni