Gli interventi e i materiali dell’iniziativa formativa svolta il 15 giugno a Bari

Interventi in ordine cronologico:

- 0:00 – YASMINE ACCARDO – Campagna LasciateCIEntrare
Presentazione del toolkitLa residenza: un diritto a esercitare altri diritti- 11:29: GENNARO AVALLONE – Ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno. Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione
Inquadramento sociologico sul diritto alla residenza- 23:32 – ROMANO MINARDI – Esperto A.N.U.S.C.A. (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe)
Il regolamento anagrafico- Scarica le slides
1_Romano Minardi – ANUSCA – L’iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri e comunitari Scarica
2_Romano Minardi – ANUSCA – L’iscrizione anagrafica dei richiedenti protezione internazionale Scarica
- Video – ERMINIA RIZZI – ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione)
“Il diritto di residenza tra norma e prassi” - Video – ENRICO GARGIULO – Ricercatore presso l’Università Cà Foscari di Venezia. Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
“La residenza come dispositivo di controllo e inclusione differenziale”
3_ Enrico Gargiulo – La residenza come dispositivo di controllo e di inclusione differenziale Scarica
- Compila il questionario per il diritto alla residenza a cura della Campagna LasciateCIEntrare: https://goo.gl/forms/wSQuOVWDSpkxNhWz2

Nell’ordinamento italiano la residenza costituisce un diritto del cittadino e afferisce al diritto costituzionale che tutela la libertà di circolazione e soggiorno «in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza» (art. 16 Cost.). Nell’ultimo decennio molte amministrazioni comunali, soprattutto nei confronti dei cittadini stranieri e dei poveri, hanno adottato misure volte a restringere i requisiti per l’iscrizione anagrafica evidenziando grande distanza tra tali interpretazioni e ciò che prevedono le leggi vigenti. E dove non intervengono direttamente i Comuni sono le prassi arbitrarie degli uffici dell’immigrazione a limitare un diritto sostanziale.
La residenza anagrafica non può infatti essere considerata come una “semplice” questione burocratica poichè costituisce in realtà il presupposto per l’esercizio di numerosi diritti, pertanto può essere definita come un “diritto a esercitare altri diritti”. Il convegno formativo, a partire dal toolkit realizzato dalla campagna LasciateCIEntrare, si è proposto di fare chiarezza sulle leggi vigenti e di analizzare quali sono le prassi che negando questo diritto non garantiscono molti altri diritti costituzionalmente previsti.