Il 25 marzo, quando i leader europei saranno riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, le organizzazioni della società civile porteranno il Mediterraneo nel cuore della capitale, sulle acque del Tevere, per una simbolica azione di protesta contro le politiche migratorie dell’UE e per chiedere un’Europa più umana e accogliente verso chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà.  
 
Sul fiume, una imponente installazione riprodurrà l’impatto delle politiche dei muri sulle persone in cerca di sicurezza in Europa. Sul palco, un uomo sopravvissuto al viaggio, Emma Bonino, Luigi Manconi, Gad Lerner, reading di Moni Ovadia e Roberta Caronia, interventi delle organizzazioni promotrici.
 
“Muri, blocchi e accordi disumani con paesi in Africa, Asia e Medio Oriente condannano persone in cerca di sicurezza a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle” dichiarano le organizzazioni. “Il destino di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali d’ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l’altra faccia dell’Europa, che vogliamo accogliente e solidale.” 
 
Appuntamento sabato 25 marzo alle 15.30 sulle rive del ‘Mar Tevere’, sotto Castel Sant’Angelo. Evento su Facebook Not My Europe. Si twitta: #NotMyEurope
 
La mobilitazione è promossa da tante organizzazioni della società civile impegnate in prima linea sulla migrazione. Tra le altre, Medici Senza Frontiere, Amnesty International – Italia, Amref, Arci nazionale, Baobab Experience, CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comitato 3 Ottobre, Intersos, LasciateCIEntrare, Legambiente Onlus, MEDU – Medici per i Diritti Umani, R@inbow for Africa – R4A, Save the Children, Sea-Watch, Terre des Hommes.
 
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