L'Italia non ha ancora messo in atto le misure necessarie per proteggere adeguatamente i migranti e i rifugiati che arrivano nel Paese dai trafficanti di esseri umani. Questo mentre il numero di vittime e potenziali vittime aumenta, in particolare tra le ragazze e donne nigeriane e i minori non accompagnati. E' quanto si sottolinea nel rapporto di Greta, organo del Consiglio d'Europa composto da esperti anti-tratta, reso noto oggi e in cui si domanda alle autorità di agire con urgenza per combattere il fenomeno. 

LasciateCIEntrare ha incontrato Greta segnalando le situazioni di criticità all'interno dei centri italiani, con particolare riferimento alla presenza di giovani donne nigeriane vittime di tratta e sfruttamento sessuale, rinchiuse nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie).

Nel rapporto della commissione speciale del Consiglio d'Europa si domanda all'Italia di agire con urgenza per migliorare l'identificazione delle vittime del traffico di esseri umani e di prendere le misure necessarie per affrontare la questione della scomparsa dei minori non accompagnati. Il rapporto, che segue di due anni la prima valutazione sull'Italia, è il risultato di una procedura messa in atto da Greta, secondo quanto si legge nel documento, quando riceve "informazioni attendibili che indicano una situazione in cui i problemi richiedono immediata attenzione per prevenire o limitare il numero di serie violazioni della Convenzione anti tratta del Consiglio d'Europa da parte di uno Stato".

Per scaricare il rapporto completo, clicca qui

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