LasciateCIEntrare condanna fermamente la politica di accordi e partenariati con i Paesi terzi portata avanti dall’Europa e dal Governo italiano in totale sfregio ai valori fondanti e fondamentali UE, al diritto di asilo sancito dalle leggi internazionali e al dovere di accoglienza previsto dalla nostra Costituzione.

Con il Memorandum con il Governo libico, infatti, l’Italia si impegna a fornire strumenti e sostegno, sia economico che militare, ad un paese che di fatto non ha ratificato le più fondamentali convenzioni in materia di diritti d’ asilo e di rispetto dei diritti umani, continuando a sottoporre le persone in fuga e intrappolate in Libia a trattamenti disumani e degradanti. Attualmente, sono centinaia di migliaia di migranti e rifugiati (oltre 300.000 secondo OIM) che si trovano in Libia, gran parte detenuti in centri che non rispettano gli standard stabiliti dal diritto internazionale e costretti a vivere in condizioni inumane, alla mercé di violenze e abusi di ogni sorta  per  mano delle forze dell'ordine, delle milizie, dei trafficanti e delle reti criminali. Campi che la stessa Commissione Europea definisce “inaccettabili e lontani dagli standard di rispetto dei diritti umani”, e che l’ambasciata tedesca ha definito “peggiori dei campi di concentramento”, denunciando esecuzioni, torture e stupri al loro interno.

Gabriella Guido (LasciateCIEntrare): “L’Europa delega la gestione del diritto di asilo ad un Paese che, di fatto, non lo riconosce. La Libia, infatti, non ha mai sottoscritto la Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951.” E precisa: “L’assenza di un sistema di asilo in Libia impedisce alle persone in cerca di protezione internazionale di vedere la propria richiesta esaminata secondo procedure eque conformi al diritto internazionale dei rifugiati.  Un memorandum illegale, quanto vergognoso, concluso peraltro con un “referente” politico non riconosciuto e che ancora di fatto non governa l’intero Paese. Le immagini dei migranti fermati dalla flotta libica e riportati indietro, tra i quali donne e neonati, sono le immagini per le quali un giorno l’UE verrà condannata per crimini contro l’umanità.”

La CEDU – Corte europea dei Diritti Umani – si è già pronunciata nel 2012 sui respingimenti in mare effettuati dal nostro paese verso la Libia di migranti condannando l’Italia per la violazione del divieto di sottoporre a tortura e trattamenti disumani e degradanti, l’impossibilità di ricorso, il divieto di espulsioni collettive e la violazione del principio di non-refoulement.

Questo accordo non è  che l’ennesima dimostrazione della volontà dei leader europei di voltare le spalle ai rifugiati.

Ma questo punto ci chiediamo: esiste davvero differenza tra i muri di Trump e le navi militari europee?  Nei giorni scorsi alla Valletta è andata in scena l’ennesima farsa dell’Europa e dei suoi leader politici che criticano a gran voce i provvedimenti USA ma si preparano a fare di peggio.

L’Italia revochi immediatamente il memorandum e fermi i rimpatri: impedire alle persone di lasciare Paesi non sicuri o costringerle a ritornarvi, equivale a sancire la loro vita e la loro morte. 

Lascia un commento