di Yasmine Accardo – Sono 45 le persone che ci denunciano la situazione da incubo che stanno vivendo da 10 giorni nella struttura “approntata” nell’ex caserma Barone gestita dal Comune di Pantelleria, da Misericordia e “Dai Un Sorriso”. Nessun sorriso per le decine di bambini bloccati in quest’orrore da oltre 10 giorni: materassi a terra sporchi e pieni di cimici, bagni insufficienti ed un calore insopportabile. Una quarantena che sa di punizione non di misura sanitaria. Nei terrificanti video che ci hanno mandato, una madre mostra il corpo del figlio con le punture degli artropodi che popolano i materassi, il bimbo piange e si dispera. Nessuno riesce  a credere che questa sia l’accoglienza che riserva loro l’Italia. Nei mesi precedenti a Pantelleria avevamo seguito diversi casi di a tunisini trattenuti per pochi giorni per essere poi trasferiti in Cpr o nel cas quarantena a Valderice, in condizioni del tutto simili a quel che troviamo a Pantelleria. Più che un periodo di osservazione sanitaria, sembra di essere sbattuti in un girone dell’inferno. Quanto tempo ancora saranno costretti a sub-vivere in queste condizioni, non lo sappiamo. Ancora una volta la macchina dell’indegno e dei trattamenti inumani e degradanti va avanti senza fine. A Lampedusa soltanto 5 giorni fa le condizioni erano ancora di sovraffollamento, con persone che dormono a terra su gommapiuma luridi. Poi, in una decine di ore sono stati effettuati rapidi spostamenti, forse perché nei pressi di trovava un parlamentare in visita con giornalisti al seguito. Questa, signori,è  l’Italia dell’accoglienza. Noi abbiamo segnalato alle autorità competenti quando sta accadendo. Ci auguriamo quest’incubo finisca presto, sappiamo però che questi giorni resteranno impressi nel cuore di quei bambini che avrebbero diritto tutt’altra collocazione, ma sono solo numeri. E va tutto bene. Grazie a Terre Pour Tous per le segnalazioni