A Palermo è stata sospesa un’insegnante, la professoressa Maria Rosa Dell’Aria. Non è stata sospesa perché diffondeva messaggi razzisti e xonofobi. Maria Rosa Dell’Aria è stata sospesa per aver svolto il suo quotidiano lavoro in maniera seria e coscienziosa, come dovrebbe fare qualsiasi insegnante. “Ho sempre lavorato perché i miei alunni sviluppassero un pensiero critico ed approfondissero autonomamente i temi” ha dichiarato in una intervista. E di questo, tanto il suo preside che i suoi colleghi gliene hanno sempre dato atto. Maria Rosa Dell’Aria è stata sospesa soltanto perché ha rispettato  l’articolo 33 della Costituzione Italiana. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Sospesa nel libero esercizio della sua professione, sospesa perché il suo lavoro ha fatto sì che i suoi alunni quattordicenni potessero sviluppare un pensiero critico, analizzando fatti, basandosi sulla ricerca e l’approfondimento dei temi per confrontare due epoche storiche: quella attuale e l’epoca fascista. L’incredibile censura ad un comportamento corretto e la conseguente punizione della docente non fa che confermare proprio quello che gli alunni della professoressa hanno evidenziato: le due epoche, quella fascista e quella attuale hanno tanti, troppi punti in comune. Dai lenzuoli alle finestre rimossi con la forza perché esprimevano una critica all’attuale Governo, al sequestro di cellulari con selfie non  graditi, alle denunce e addirittura agli arresti di cittadini che semplicemente esercitavano il loro diritto a manifestare dissenso, è oramai evidente agli occhi di tutti che il nostro agire politico quotidiano ha come risposta azioni di regime, lesive dei diritti e delle libertà individuali in ogni dove. Noi siamo dalla parte della docente, degli alunni, di tutti coloro  che non vogliono accontentarsi di una politica fatta di selfie e dichiarazioni roboanti in piazze in cui è vietato dissentire.  Continueremo imperterriti ad analizzare i fatti, studiare e contrapporci ad un sistema che ci vuole schiavi ed ignoranti. E, proprio per questo, non perde occasione di colpire il mondo della scuola e del sapere. In un periodo in cui fare la cosa giusta è diventato sbagliato e chi salva vite umane e difende la Costituzione finisce sotto indagine, noi continueremo a lottare per mantenere vivo il diritto al dissenso e la libertà di opinione, e a rigettare le risposte violente di uno Stato che si sta progressivamente fascistizzando. Alziamoci quindi, tutti in piedi di fronte alla professoressa Maria Rosa Dell’Aria, ed invitiamo i sindacati della scuola, i docenti, gli studenti e tutta la società civile a lottare per una insegnamento atto a sviluppare quel senso critico che forma cittadini e non sudditi. Campagna LasciateCIEntrare Di seguito, l’intervista con la professoressa e la il video degli alunni che le è costato l’ingiusta sospensione